Nessuna sostituzione umana, ma supporto nell’efficienza della diagnosi. È con questo obiettivo che un gruppo di ricercatori internazionali, guidati da un team del Karolinska Institutet in Svezia, ha addestrato un programma di Intelligenza artificiale a distinguere le lesioni ovariche benigne da quelle maligne e testare le potenzialità di questi modelli nel supportare le diagnosi mediche, ridurre il margine di errore diagnostico e migliorare la gestione clinica delle pazienti.