La ricerca scientifica è il motore dell’innovazione e della competitività di un Paese, ma in Italia troppo spesso il talento rischia di non trovare terreno fertile. In questo scenario, la Fondazione Don Gnocchi ha scelto di dotarsi di una nuova policy per la crescita e lo sviluppo professionale dei ricercatori, ponendosi come esempio di governance e di attenzione alle persone.
Abbiamo assistito negli ultimi anni ad incredibili evoluzioni del prodotto "farmaco" grazie ai progressi scientifici che hanno permesso di ottenere farmaci innovativi in grado di agire su bersagli complessi, di modificare il corso di patologie incurabili nonché prodotti di terapie avanzate come le terapie geniche e cellulari.
Dal momento che credo che molte delle deviazioni che vengono rilevate in tale ambito derivano da un uso errato dei parametri bibliometrici, vorrei che si ponesse maggiore enfasi sulla qualità della produzione scientifica, anziché limitarsi a criteri quantitativi come l’H-index o il numero di pubblicazioni e citazioni.
L’uso dei dati amministrativi come Real-world Evidence (RWE), per identificare e caratterizzare i sottotipi molecolari del cancro mammario metastatico (mBC) in Italia si è rivelato efficace, confermando l’affidabilità di questa risorsa per descrivere il panorama molecolare della malattia.
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Il recente articolo "Global burden of bacterial antimicrobial resistance 1990–2021: a systematic analysis with forecasts to 2050" pubblicato sulla rivista The Lancet ha posto nuovamente l’accento sulla gravità dell’antibiotico-resistenza (AMR) a livello globale.
In a groundbreaking approach to science communication, Publish or Perish, a satirical tabletop game offers an engaging and humorous insight into the academic publishing world.
Su quali patogeni batterici orientare la ricerca e le strategie di sanità pubblica contro la resistenza antimicrobica è l’obiettivo a cui guarda lo studio pubblicato su The Lancet Infectious diseases, compiuto da un team internazionale di ricercatori, in cui compaiono anche scienziati dell’università di Verona.
La ricerca di due italiani svolta presso l’ETH Zurich ha conquistato la copertina di Science del 28 agosto. Il matematico Giona Casiraghi e l’economista Luca Verginer entrambi Chair of Systems Design insieme allo svizzero Georges Andres, hanno infatti elaborato un modello algoritmico che va a colmare le inefficienze della catena di approvvigionamento farmaceutica, strutturalmente molto fragile.